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Analisi della Conversazione Terapeutica

Dal 1996 è attivato un gruppo di ricerca per lo studio della conversazione terapeutica e dei fenomeni interattivi in ambito medico alla luce di criteri e metodi mutuati da teorie della comunicazione interpersonale e dalla linguistica. Il titolo del progetto contiene un richiamo, che ora brevemente esplicitiamo, all'oggetto, ai presupposti teorici e al metodo della ricerca qui presentata.

Oggetto
Oggetto centrale sono le psicoterapie verbali (talking cure), in cui cioè si assume che il processo terapeutico si realizzi principalmente attraverso lo scambio linguistico fra terapeuta e paziente: molti importanti tipi di psicoterapia -cognitiva, psicodinamica, relazionale-sistemica, psicoeducazionale- sono psicoterapie verbali. La nostra ricerca può tuttavia allargarsi fino a includere qualsiasi contesto medico/paziente (o psicologo/paziente) anche diverso da una psicoterapia in senso stretto, in cui si possa ritenere che le modalità dell'interazione conversazionale possano contribuire in senso positivo alla salute del paziente, anche nei casi in cui l'intento psicoterapeutico sia marginale oppure sia perseguito con tecniche prevalentemente non verbali: visita medica, colloquio psichiatrico, terapia comportamentale, consulenza psicologica.

Presupposti teorici
Limitandoci a quelli più basilari, si presuppone (a) che la qualità della relazione dell'esperto col paziente, quale si realizza nel concreto svolgimento della loro interazione verbale, possa modificare gli stati cognitivi, emotivi e le disposizioni comportamentali del paziente, sia nelle sedute psicoterapeuticha, destinate pstin, logica conversazionale di a negli altri contesti menzionati; (b) che l'esperto -psicoterapeuta, psichiatra, psicologo, medico- utilizzi regolarmente specifiche tecniche d'interazione conversazionale, acquisite mediante un'apposita formazione o incorporate nel "mestiere", che di per sé contribuiscono a produrre effetti sul paziente, in sinergia coi contenuti informativi trasmessi.

Metodo
Si basa sugli strumenti analitici elaborati nell'ambito della pragmatica linguistica, dell'analisi conversazionale, della semiotica e della teoria dei formati interattivi (teoria degli atti linguistici di Austin, logica conversazionale di Grice, frame analysis di Goffman, Analisi Conversazionale di Sacks, Schegloff e Jefferson) per la descrizione dell'interazione e della conversazione sia in contesti informali ordinari sia in contesti professionali, specialmente medici e psicoterapeutici. Tali strumenti richiedono, per la loro applicazione, la registrazione audiovisiva e la trascrizione accurata (con una notazione apposita) dell'interazione conversazionale. Sebbene l'apparato descrittivo menzionato prescinda in linea di principio dalle teorie cliniche che informano l'agire psicoterapeutico, tali teorie possono venire parzialmente e utilmente integrate nell'apparato descrittivo.
Questo tipo di ricerca consente in primo luogo l'identificazione di repertori di tecniche e di formati interattivi caratteristici di approcci psicoterapeutici determinati, oppure comuni a classi di approcci, oppure ancora genericamente utilizzabili all'interno di qualsiasi relazione medico/paziente (o psicologo/utente o esperto/profano); in secondo luogo, permette di analizzare complesse strategie interattive associate a una vasta gamma di condotte professionali, anche in relazione alle corrispondenti strategie e linee di condotta del paziente o utente; infine, consente di rilevare varie componenti della qualità dell'interazione reciproca, e quindi di fornire valutazioni non impressionistiche sui cambiamenti indotti nel paziente. Esiste un'ampia e crescente letteratura internazionale che attesta l'applicazione e i risultati di questo genere di ricerca nel campo della psicoterapia, della psichiatria, della consulenza psicologica, della medicina di base.
Obiettivo specifico dello studio è l'applicazione della metodica sopra presentata alle sedute di psicoterapia cognitiva, condotte secondo i diversi approcci attualmente presenti nella SITCC, con l'intento di descrivere i repertori di tecniche e formati interattivi che contraddistinguono o accomunano i diversi approcci; di identificare strategie psicoterapeutiche ricorrenti, a breve o lungo raggio, e loro possibili variazioni in funzione di strutture di personalità (organizzazioni cognitive) e/o tipologie nosografiche; di approntare su questa base criteri di riconoscimento delle fasi del processo terapeutico e criteri di valutazione dell'andamento del processo stesso.

Al progetto, di cui sono responsabili Fabrizio Bercelli e Silvio Lenzi, collaborano diversi didatti e soci ordinari SITCC sia dell'Emilia Romagna che di altre regioni italiane.
Alcuni risultati iniziali della ricerca sono stati presentati a diversi congressi nazionali e internazionali e in alcune pubblicazioni

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